AQUARA (4-3-3): Di Piano Danilo; Latronico Giuseppe, Sabetta Manuel, Gigliello Michele, Di Gregorio Antonio; Laurino Luigi (60′ Cairone Anthony), Levi Matteo, Sorgente Giuseppe; Sorgente Lucio, Marchese Alessandro, De Rosa Carmine (50′ Antico Simone).
All. Martino Nicola
Marcatore: 85′ Sorgente Lucio
Prima sconfitta stagionale per l’Aquara Calcio che cade sul proprio terreno di gioco per mano della Virtus Auletta per 1-2. Partita nata male, con l’arbitro che per una volta non è “venduto” ma si è solo “perduto” e arriva con due ore abbondanti di ritardo. Dopo il riscaldamento più lungo della storia non è facile ritrovare la concentrazione e cominciare a fare sul serio. Così passano pochi minuti di gioco e la strada da affrontare – da troppi immaginata in discesa – si fa in salita: calcio d’angolo per gli ospiti, palla rinviata male dalla difesa neroverde (non proprio i colori più fortunati dell’Aquara…) e tiro all’incrocio dei pali. 0-1.
L’undici di mister Martino è irriconoscibile, fatica a costruire azioni pericolose e sembra soffrire il non perfetto terreno di gioco del “Raffaele Capozzoli”, campo su cui si ritorna a giocare dopo più di 40 giorni. Alla mezzora è buio pesto: Sabetta in un primo momento si disimpegna alla grande, poi rischia troppo e perde un sanguinoso pallone in area di rigore, l’avanti avversario calcia debolmente all’angolino basso e il pallone si infila sotto le braccia del numero 1 Di Piano.
La cronaca relativa al calcio giocato potrebbe finire qui, perché a pochi minuti dalla fine del primo tempo si scatena il putiferio. Saltano i nervi (solo la prova tv potrebbe fare chiarezza!) e la Virtus Auletta resta in 10, le panchine si infiammano e l’arbitro decide che è il momento di andare negli spogliatoi. Di sicuro sono minuti poco edificanti che su un campo da calcio mai vorremmo vedere.
La ripresa scorre via senza grosse emozioni, il gioco dell’Aquara è così lento e prevedibile che l’uomo in più neanche si nota. I cambi non danno subito la scossa, anche se nel finale è proprio da un’iniziativa del subentrato Cairone che arriva il gol della speranza, realizzato da Lucio Sorgente (al terzo centro consecutivo, quinto stagionale). Una tardiva iniezione di fiducia che riaccende il tifo e culmina nelle proteste per un probabile calcio di rigore (fallo di mano) non concesso.
Finisce dunque dopo 8 partite l’imbattibilità dell’Aquara Calcio, contro un avversario evidentemente non abituato alla vittoria (vedi gesti finali). Ora però bisogna rimboccarsi le maniche, superare le invidie personali e capire che ci si allena, si suda e si “combatte” per la squadra. E bisogna farlo tutti insieme, sennò il giocattolo si rompe!