La stagione vista dal campo

La vita è un insieme di luoghi e di persone che scrivono il tempo, il nostro tempo. Noi cresciamo e maturiamo collezionando questa esperienza. Sono queste che poi vanno a definirci, alcune sono più importanti di altre perché formano il nostro carattere, ci insegnano la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, la differenza tra il bene ed il male, cosa essere e cosa non essere, ci insegnano cosa vogliamo diventare. In tutto questo alcune persone ed alcune cose si legano a noi in modo spontaneo e sincero. Ci sostengono nell’esprimerci e nel realizzarci, ci legittimano nell’essere veri ed autentici. Suscitano veramente qualcosa ed esprimono il modo in cui il nostro mondo cambia e si evolve. E allora appartengono a tutti noi, ognuno di voi, a qualcosa che c’è, che si chiama “gruppo”, ma che agli occhi di ci vede da fuori può sembrare solo un gruppo di ragazzi.
Ragazzi speciali, forgiati da persone “speciali”, come la dirigenza, l’allenatore i ragazzi della società e quelli che ci seguono sempre, in tutti i luoghi, qualsiasi distanza, qualsiasi condizione atmosferica.

Intanto siamo a tre quarti di campionato, la classifica l’abbiamo aggiustata di nuovo, per l’ennesima volta quest’anno, possiamo ancora migliorarci. Ma per farlo non dobbiamo ripetere gli errori dello scorso girone. Non dimenticandoci di quanto buono fatto fin ora. Continuando a sudare la maglia su ogni campo, non dimenticandoci chi siamo, da dove veniamo. Noi siamo quelli che da un realtà chiamata “amici” abbiamo costruito un sogno, abbiamo scalato la classifica e meritato rispetto, abbiamo fatto parlare di noi su qualsiasi campo. Noi abbiamo dimostrato cos’è la realtà, abbiamo portato in giro l’amicizia e lo stare insieme. Siamo stati capaci anche di chiedere scusa quando abbiamo sbagliato!

Perché il calcio, a qualsiasi livello lo si pratica, rimane uno sport epico, perché si fonda anche sulle regole del fisico, che pongono l’uomo di fronte alle sue possibilità. Anche il meno dotato tecnicamente, con la sua rabbia, la sua determinazione e la sua velocità può dimostrare il proprio valore. La partita diviene una lotta, tantissimi uomo contro uomo che la vita contemporanea ha reso quasi impossibile. Nel campo comprendi chi sei e quanto vali. Quando giochi, il diritto smette di contare, non conta nemmeno la morale, non conta nulla, se non il perimetro del campo in relazione col tuo corpo, i tuoi piedi, la tua testa ed il tuo sguardo. La velocità d’intervento nel colpire il pallone, la capacità di sopravvivere o soccombere, di vincere o cadere. In campo non puoi mentire, non puoi chiedere aiuto, se lo fai accetti la sconfitta. Ma non è mai l’esito di un incontro a stabilire chi è veramente più forte. Più che la vittoria, più che i risultati, conta la pratica dell’esperienza del dolore, dei sacrifici, della vittoria sulla sofferenza… occorre tutto il coraggio e la determinazione che abbiamo nei nostri cuori. Per poter stare dentro la vita… per poter continuare a sognare! Agonismo e agonia! Forza ragazzi! Forza Aquara Calcio!!!!

 #6 Michele Gigliello

21^) Sicignano – Aquara 1-5

AQUARA (4-3-3): Di Piano Danilo; Latronico Giuseppe, Andresano Tullio (87′ Sabetta Ivan), Gigliello Michele, Sabetta Manuel; Laurino Luigi, Levi Matteo (50′ Antico Simone), Sorgente Giuseppe (86′ Marchese Antonio 85); Sorgente Lucido (81′ Marino Italo), Marchese Alessandro, De Rosa Carmine (67′ Di Piano Flavio)
All. Martino Nicola

Marcatori: 31′ Levi Matteo, 44′, 49′ Marchese Alessandro, 66′ Sabetta Manuel, 79′ Sorgente Lucido

Il “Varco dell’Arena” di Sicignano degli Alburni

Partiamo dalla paura, quella che una prestazione così ti lascia addosso. Spaventati da sé stessi e dalla propria forza, ma anche dal pensiero che partite del genere – al limite della perfezione – siano per definizione cosa rara.
L’Aquara deborda, straripa, vince dove nessuno mai era riuscito prima in questo campionato. Un’impresa che gli amanti della retorica si affannerebbero a definire eroica, noi – che siam più sobri – ci fermiamo a storica: perché il 5-1 inflitto al Sicignano, a casa loro, entra di diritto nella breve storia dell’Aquara Calcio.

Eppure la partenza non è incoraggiante, le punte giallorosse faticano a tenere il pallone e gli avversari fanno più possesso palla. Nel complesso la prima mezzora di gioco può essere definita come una lunga fase di studio, prologo ovvio fra due formazioni che si temono.
Lo show inizia al 31′: azione di stampo rugbistico che parte dalla sinistra, riceve al centro Levi, avanza, alza la testa e dal limite dell’area di rigore piazza il destro che sblocca il match. E’ un tiro forte, angolato e preciso quello che vale al metronomo aquarese il primo gol in campionato.
I padroni di casa reagiscono con veemenza ed è bravo Sabetta a salvare sulla linea di porta. Pochi minuti e un tocco di Andresano in area è punito col calcio di rigore. Di Piano intuisce, sfiora, ma non basta: è 1-1.
Sul finire della prima frazione di gioco, ecco però l’ormai solita punizione del capitano Marchese. E questa è la più bella e importante della stagione: vertice destro dell’area di rigore, posizione defilatissima, ma il sinistro è fatato. La palla scavalca la barriera e scende all’incrocio sul primo palo. Magistrale! L’Aquara va al riposo in vantaggio.

Nella ripresa il Sicignano si sbilancia da subito e negli spazi aperti il gioco di mister Martino diventa letale. Soprattutto quando hai interpreti come Lucio Sorgente: azione individuale a spaccare la difesa, assist al bacio per il taglio di Marchese che solo davanti al portiere non può fallire. Questo è calcio! E non è finita: al 66′ De Rosa e Sabetta combinano bene sulla fascia sinistra, il terzino si invola, sorpassa gli avversari a velocità doppia e inventa un gol pazzesco con l’esterno destro.
L’odore dei tre punti si fa intenso, il sole picchia forte ma l’intensità che mettono in campo i giallorossi è inaudita. Non si molla nulla, si lotta insieme e in questo modo nulla è precluso.
A dieci minuti dalla fine arriva poi il gol che fissa il punteggio. L’ennesima ripartenza va a buon fine: Lucio Sorgente ha una prateria davanti, e allora cavalca, arriva a tu per tu col portiere, perde il tempo del tiro, ma poi lo salta sulla sinistra, realizzando il suo 13° gol stagionale.
Il finale è inutilmente nervoso, l’arbitro non se la sente di infierire contro i padroni di casa e risparmia più volte un rosso sacrosanto al capitano dei sicignanesi. Il punteggio è ormai acquisito e non resta che annotare – oltre alla consueta girandola di cambi – l’ennesima entrata proibita su Marino lanciato a rete, e l’incrocio dei pali colpito sul conseguente calcio di punizione da Giuseppe Sorgente. Spettacolo puro!

L’impresa è compiuta: larga vittoria, raggiunta col bel gioco e reti stupende. Ora l’unica cosa da evitare è di pensare che avendo vinto a Sicignano, i 3 punti contro avversari oggettivamente più deboli siano un atto dovuto. Testa bassa, lavoro e concentrazione sempre. Cinque partite a tutta e – come ripete mister Martino – solo alla fine vedremo chi è stato più bravo di noi.

20^) Aquara – Real Petina 3-0

AQUARA (4-3-3): Di Piano Danilo; Latronico Giuseppe (80′ Marino Italo), Peduto Alfredo, Gigliello Michele (82′ Castaldo Davide), Sabetta Manuel (78′ Di Gregorio Antonio); Antico Simone (74′ Marchese Antonio 85), Laurino Luigi (84′ Sabetta Ivan), Sorgente Giuseppe; Sorgente Lucio, Andresano Tullio, De Rosa Carmine
All. Martino Nicola

Marcatori: 25′, 71′ Andresano Tullio, 68′ De Rosa Carmine

Un contrasto aereo a centrocampo

Dopo il pesante stop subito in casa del Carillia (pesante soprattutto dal punto di vista della classifica), l’Aquara Calcio dà prova di maturità e batte al “Raffaele Capozzoli” il Real Petina per 3-0. Per i ragazzi di mister Martino si tratta della quarta vittoria consecutiva senza subire reti sul terreno di gioco amico.

I giallorossi partono bene e già in avvio Lucio Sorgente si divora di testa l’occasione del vantaggio. La gara si sblocca al 25′ con Andresano che fa tutto da solo: mette giù un lancio lungo, si gira lasciando sul posto il difensore, avanza e poi piazza un bel destro all’angolino opposto.

A cavallo dei due tempi gli ospiti si rendono pericolosi. Sul finire del primo una buona combinazione fra i due attaccanti porta a un tiro a lato; ad inizio ripresa l’occasione più clamorosa: a tu per tu con Di Piano l’esterno avversario spara alto sulla traversa.
La sete di rimonta del Petina si esaurisce qui. Il resto è un monologo dell’Aquara.

Il raddoppio arriva al 68′ con De Rosa che su una bella palla filtrante di Giuseppe Sorgente batte di potenza il numero 1 ospite. Tre minuti dopo chiude la pratica ancora Andresano: anticipo di punta su cross dalla sinistra di un imprendibile De Rosa.
La girandola delle sostituzioni non cambia la storia del match, mentre mister Martino cambia atteggiamento tattico, rinforzando, nel finale, il pacchetto arretrato con l’arretramento di Andresano (e sperimentando – chissà – una futuribile difesa a 3).
Finisce 3 a 0, non prima che Di Piano sporchi finalmente i guanti con un intervento prodigioso. Applausi per tutti e terzo posto in classifica rafforzato. Per salire più su, l’appuntamento è a Sicignano la settimana prossima.