AQUARA: Di Piano Danilo; Marino Guglielmo, Di Bello Sandro, Gigliello Michele (75′ Marino Italo), Marino Antonio (65′ Di Gregorio Antonio); Sabetta Manuel, Levi Matteo, Laurino Luigi, Antico Simone (50′ Marchese Antonio 89); Sabetta Cosimo (55′ Sorgente Lucio), Marchese. All. Serrelli Giuseppe

Marcatori: (PT) Sabetta Cosimo; (ST) Marchese Alessandro

L’istantanea finale è il pubblico imbufalito contro l’arbitro, gli avversari che festeggiano un pareggio – su un campo ritenuto evidentemente ostico – e gli addetti al campo sollevati, per la buona prova del generatore elettrico che ha retto fino alla fine. Finisce 2-2 la sfida tra l’ASD Aquara e la Virtus Castelcivitese, prima battuta d’arresto per i ragazzi di mister Serrelli dopo le due vittorie consecutive.

Partita spigolosa al “Madonna del Piano” con gli ospiti subito in vantaggio, grazie ad una precisa pennellata su punizione dal limite dell’area. L’Aquara è contratta, poco dinamismo e poche idee, così il pari può arrivare solo su palla da fermo: cross dalla destra, uscita a vuoto del portiere e Cosimo Sabetta è il più lesto di tutti in area di rigore. Negli spogliatoi si torna sull’1-1, con la consapevolezza che in panchina c’è del buono.
In campo tornano gli stessi 11, il mister non rinnega le sue scelte e sembra funzionare: Marchese, dalla sua mattonella, infila sapientemente con il sinistro da calcio piazzato. E’ il gol che vale il vantaggio e che fa illudere i tifosi di casa.
Arrivano i cambi: con l’uscita di Cosimo Sabetta, appena ammonito, l’attacco perde vivacità. Fuori anche l’acciaccato Antico e Marino. Dentro Sorgente, Marchese ’89 e Di Gregorio.
La Castelcivitese, falcidiata dagli infortuni, si riorganizza e sfrutta la solita disattenzione difensiva: buco sulla sinistra e nulla può Di Piano sull’avversario lanciato a rete. Pareggio e sesto gol incassato in tre partite, troppi.

Gli ultimi minuti sono concitati, l’Aquara passa alla difesa a tre – entra Italo Marino per Gigliello – poi Laurino perde le staffe e si fa cacciare fuori. Gli ospiti giocano col cronometro, il pubblico reagisce male. Il clima si fa teso e l’arbitro fischia la fine dopo neppure un minuto di recupero.