13^) Real Aversana – Aquara 2-2

AQUARA (4-3-3): Di Piano Danilo; Latronico Giuseppe, Levi Matteo (74′ Marino Guglielmo), Peduto Alfredo (87′ Di Gregorio Antonio), Sabetta Manuel; Antico Simone, Laurino Luigi (74′ Marchese Antonio 85), Sorgente Giuseppe; Sorgente Lucio, Sabetta Cosimo (84′ Cairone Anthony), De Rosa Carmine (46′ Marchese Alessandro).
All. Martino Nicola

Marcatori: 75′ Sabetta Cosimo, 76′ Sorgente Giuseppe

Il riscaldamento prepartita agli ordini di Mister Martino

Quando un arbitro commette un errore va capito: deve prendere una decisione all’istante – in queste categorie anche da solo – fra le proteste di chi è in campo e i toni accesi di chi è fuori. Non facile. Quando però un arbitro, resosi conto di un errore, cerca in tutti i modi di rimediare, ecco che tutto diventa un’assoluta farsa: gli errori si sommano, due, tre, quattro… e gli animi si accendono. E’ esattamente quello che è successo oggi nella sfida fra Real Aversana e Aquara, partita rovinata da un maldestro direttore di gara.

La trasferta per i giallorossi di mister Martino non inizia bene. Ancor prima della partenza c’è il forfait di Gigliello al centro della difesa, al suo posto viene arretrato Levi e convocato d’urgenza il pupillo dei tifosi Pagnotta. Davanti parte dalla panchina Marchese, fermato per il nuovo codice etico adottato dal club.
Pronti, partenza, ed è subito gol subito. Calcio d’angolo battuto sul palo lungo, stacco solitario di un avversario su cui nulla può Di Piano. L’Aquara reagisce e carica a testa bassa, ma sbatte sui legni: Antico sfiora il palo e il pari al quarto d’ora, Cosimo Sabetta il palo lo prende in pieno (pure interno) al 29′, Lucio Sorgente ci prova con un pallonetto: traversa! Tanto si crea, ma tanto si rischia, il contropiede dei padroni di casa è fulmineo ed è bravo Di Piano, con un piede, a fermare l’esterno avversario lanciato verso il raddoppio.

Nella ripresa il copione non cambia. L’Aquara preme, Manuel Sabetta pizzica la traversa su azione nata da calcio d’angolo, ma la voglia di recuperare porta a scoprirsi.
Il match gira in meno di due minuti. Al 75′ Lucio Sorgente, il più attivo dei suoi, cerca dalla destra il subentrato Alessandro Marchese con un passaggio rasoterra: la punta va sul portiere, la palla sbuca e finisce sui piedi di Cosimo Sabetta che trova da pochi passi dalla linea di porta il quarto gol in campionato. Qualche istante e un tiro-cross profondo di Giuseppe Sorgente dalla sinistra finisce nel sette, l’arbitro fischia frettolosamente prima che la palla entri (fischia cosa?), poi assegna la rete fra le proteste dei padroni di casa. Eccolo l’episodio che condiziona il resto della partita. Da questo momento in poi il solo obiettivo dell’arbitro è orientare il match verso il pari. Dai calci d’angolo negati, a quelli inventati sul versante opposto, ai calci di punizione che diventano esclusiva della Real Aversana.
Quando al 90′ non c’è neppure l’annuncio del recupero è chiaro che si deve giocare finché non si arrivi al pari. Punizione dalla trequarti, la polvere si alza e l’arbitro spera che possa coprire il suo obbrobrio: inventa il rigore ed è 2-2.
Si va avanti fino al 98′ ma i nervi ormai sono saltati, espulso per proteste Di Gregorio (lui l’autore del presunto fallo) e allontanata buona parte della panchina.

Si torna a casa con un punto, tanta polvere in gola e una maledetta voglia di tornare a vincere.

R9^) S. Pietro al Tanagro – Aquara 2-1

AQUARA (4-3-3): Di Piano Danilo; Latronico Giuseppe, Sabetta Manuel, Gigliello Michele, Di Gregorio Antonio; Laurino Luigi, Levi Matteo (55′ De Rosa Carmine), Sorgente Giuseppe; Antico Simone, Marchese Alessandro (75′ Cairone Anthony), Sorgente Lucio (75′ Andresano Tullio).
All. Martino Nicola

Marcatore: 70′ Marchese Alessandro